Azioni Americane da tenere sott’occhio nel 2020Azioni Americane da tenere sott’occhio nel 2020
Gli indici americani, dal Dow Jones al Nasdaq, allo S&P 500 sono molto vicini ai massimi di sempre. È una scalata, quella del mercato americano, che ha radici lontane e che non conosce interruzioni da 10 anni, se non poche e fisiologiche variazioni.
Molti titoli a stelle e strisce hanno aumentato a dismisura la loro quotazione, arrivando a toccare cinque, sei, a volte sette volte il valore iniziale dell’azione.
Dove potrà arrivare questa corsa inarrestabile nessuno può dirlo, ma nonostante molte società abbiano già raggiunto una quotazione forse insostenibile per i fondamentali della società stessa, la borsa americana offre ancora grandi opportunità di investimento anche per il prossimo 2020.
Netflix, una delle piattaforme on demand più diffuse al mondo, è tra le società attese in crescita in questo 2019. Attualmente il titolo vale i 270 dollari di fine 2018, anche se in più di un’occasione in questi primi 9 mesi la quotazione ha superato i 380 dollari. Le motivazioni che spingono a puntare su Netflix sono molteplici, il servizio streaming è sempre più utilizzato, l’espansione internazionale sta portando milioni di nuovi utenti e il costo, rispetto alla concorrenza, è davvero molto basso.
Amazon, un altro colosso americano, condivideva con Netflix le stesse positive previsioni degli esperti del settore, ma rispetto a quest’ultima il suo andamento è invece stato migliore, con un incremento di circa il 20% da inizio anno, che potrà continuare anche nel 2020. Le previsioni più ottimistiche vedono la quotazione attuale di quasi 1800 dollari come un punto di partenza verso livelli ben più alti e questo malgrado la crescita esponenziale degli ultimi 10 anni. Gli analisti prospettano una crescita degli utili del 30% nei prossimi due anni, grazie a servizi sempre nuovi.
Oltre però i soliti nomi che circolano a Wall Street, il settore e più in particolare la tecnologia sulla quale stanno convertendo gli investimenti per la ricerca e dalla quale ci si aspetta un notevole ritorno, è la rete 5G.
Un nuovo sistema che porterebbe con sé grandissimi vantaggi economici e che coinvolgerebbe diverse società, che in maniera diretta o anche solo indirettamente, sono interessate al 5G.
Una di queste è Verizon, che nel corso degli anni ha sempre investito in modo importante nella ricerca di nuove e innovative tecnologie. Per questo è chiaramente interessata e direttamente coinvolta dall’evolversi della situazione intorno al 5G, soprattutto per quanto riguarda i servizi di banda larga residenziali.
La quotazione di Verizon Communications è di 60 dollari, quasi ai massimi da inizio anno quando valeva 56. È in una fase di lateralità con valori sempre compresi tra i 54 e 61 dollari, ma con l’avvento della rete 5G che utilizzerebbe nei suoi impianti di banda larga, il titolo potrebbe subire nel 2020 un’accelerata importante.
Anche AT&T è una società che guarda da vicino al 5G ma per finalità completamente diverse da Verizon, visto che il suo utente finale è la rete aziendale e non quella privata. Dai quasi 30 dollari di inizio anno, il valore di AT&T è attualmente di poco inferiore ai 38 dollari. La buona performance potrebbe continuare anche nel 2020 non solo grazie alla già citata rete, ma anche per merito dei flussi di cassa in aumento, così come anche il profitto e i ricavi e, non per ultimo, per i generosi dividendi che elargisce ai suoi soci che non scendono mai al di sotto del 5%.
Intel si andrebbe a inserire in questo meccanismo nella vendita di modem forniti di chip 5G che la società stessa realizzerebbe. Così come la società Xilinx che su questo elemento lavora per renderlo programmabile e integrabile in ingranaggi di rete.
La MRVL, Marvell Technology Group, è un’azienda che ha compiuto passi da gigante nel settore tecnologico con la realizzazione di una line-up di chip 5G e perciò è anch’essa fortemente coinvolta in questo mercato con possibilità di crescita nel 2020.
Oltre a tutte le società coinvolte nel processo puramente tecnico del 5G, ci sono poi le aziende che lavorano direttamente con questa rete, senza dimenticare quelle società che producono fibra ottica e perciò saranno interessate, anche se indirettamente e in modo trasversale, dalle connessioni per la banda larga che utilizzano il loro prodotto.
Con un esempio, quello di Corning che in intraday ha fatto un balzo del 10%, che spiega in maniera chiara e lampante quanto la rete 5G influenzerà il futuro di molte società.